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CAUSE E SINTOMI
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RIMEDI E ACCORGIMENTI UTILI
Edemi ed ematomi: che differenza c’è? Nel linguaggio comune si tende a usare questi termini come sinonimi. In realtà, non lo sono. Gli ematomi sono versamenti di sangue in un tessuto a causa di un danno a carico dei vasi sanguigni. Hanno la stessa origine delle ecchimosi (lividi): nelle ecchimosi, però, la rottura riguarda i capillari, i vasi più piccoli, mentre nell’ematoma coinvolge i vasi di dimensioni maggiori, dunque, l’emorragia è più consistente. Gli ematomi possono verificarsi in qualsiasi parte del corpo, più spesso sotto la superficie cutanea. Gli edemi, invece, sono accumuli di liquido interstiziale, il liquido che fuoriesce dalle arterie più piccole per consentire gli scambi gassosi fra ossigeno e anidride carbonica e che poi rientra nelle vene per essere trasportato al cuore. Alterazioni di questi meccanismi danno origine ad un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali e quindi all’edema.
CAUSE E SINTOMI
Nella maggior parte dei casi gli ematomi sono causati da un trauma, come un colpo o una caduta. Gli edemi, invece, possono essere il risultato di fattori diversi, come traumi; uso di alcuni farmaci; postura scorretta; variazioni ormonali; infezioni; allergie; alterazioni della pressione sanguigna; disfunzioni dei canali linfatici. Ematomi ed edemi si distinguono anche per i sintomi scatenati. I primi si manifestano con un dolore, più o meno intenso e più o meno diffuso a seconda del trauma, e con un livido che in genere all’inizio è rossastro, poi diventa bluastro-violastro, se non nero, e infine verde-giallo. Inoltre, la zona colpita può apparire tesa, calda e leggermente gonfia con difficoltà di movimento. L’edema, al contrario, causa un gonfiore evidente, che spesso è localizzato gli arti inferiori (caviglie, piedi e gambe).
RIMEDI E ACCORGIMENTI UTILI
Gli ematomi di entità modesta tendono a risolversi in maniera spontanea. È comunque consigliato l’uso del ghiaccio: il freddo, infatti, migliora il gonfiore e il dolore. L’ideale è applicarlo sulla zona colpita per una decina di minuti, ma non a diretto contatto con la pelle per non creare ustioni da freddo, ma avvolto ad esempio in un asciugamano. Se l’ematoma è esteso e doloroso, sarebbe utile consultare il proprio medico il quale potrebbe suggerire di intervenire con una cura farmacologica, l’uso di bendaggi compressivi e/o riposo. Per alleviare i fastidi, si potrebbero utilizzare delle creme e delle pomate che favoriscano il riassorbimento dell’ematoma. Nelle situazioni più serie e complesse è necessario rivolgersi al medico, così come nel caso in cui gli ematomi siano frequenti e/o senza causa apparente.
Anche le forme più lievi di edema tendono a regredire spontaneamente. Nelle forme più estese si consiglia di consultare il proprio medico il quale potrebbe suggerire una cura farmacologica e/o l’uso di bendaggi compressivi.
Per la cura e la prevenzione dell’edema è inoltre utile:
– seguire un’alimentazione sana;
– avere uno stile di vita attivo;
– sottoporsi a massaggi linfodrenanti;
– dormire con le gambe leggermente sollevate;
– non mantenere a lungo le stesse posizioni.
Le informazioni contenute nel Sito hanno esclusivamente scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata.